Arte ed intelligenza artificiale: l’installazione di Refik Anadol per BVLGARI

Possono arte ed intelligenza artificiale essere presenti nella stessa frase senza sembrare un concetto fantascientifico? 
Al giorno d’oggi, non c’è settore umano nel quale l’intelligenza artificiale non abbia iniziato a prendere piede: dall’agricoltura all’architettura, dall’ambito sanitario fino a quello della sicurezza, fino ad arrivare all’arte. Sono già state realizzate diverse opere d’arte, come brani musicali, quadri ed installazioni grazie al supporto di macchinari dotati di intelligenza artificiale, e Refik Anadol è certamente un pioniere in questo campo.

Arte ed intelligenza artificiale, l’opera Serpenti metamorphosis

“La prima opera d’arte realizzata per un marchio di lusso attraverso l’intelligenza artificiale”: così è stata definita l’opera dell’artista turco Refik Anadol installata a Milano lo scorso ottobre e realizzata per BVLGARI.

Serpenti metamorphosis, questo il nome dell’installazione, prevede un ambiente ricoperto completamente di specchi e schermi: il movimento delle immagini è ipnotico e vuole ricreare al meglio l’idea di metamorfosi che c’è alla base dell’opera.

L’installazione vuole celebrare la bellezza della natura e del serpente di BVLGARI attraverso la rielaborazione di dati di intelligenza artificiale in sculture dinamiche tridimensionali: l’AI utilizzata dall’artista riceve informazioni dai soggetti inquadrati, in questo caso fiori e serpenti, il cui movimento trasmette continuamente queste informazioni tradotte in dati e codici, le quali modificano di conseguenza l’immagine alterandone i colori. Per quest’opera, Anadol ed il suo team hanno utilizzato più di 200 milioni di immagini della natura e 160 milioni di immagini di fiori per creare la prima opera d’arte basata sull’intelligenza artificiale realizzata per un brand di lusso.

Arte ed intelligenza artificiale secondo Refik Anadol

Refik Anadol, classe 1985, è un artista e designer di nuovi media: i suoi progetti consistono in algoritmi di apprendimento automatico basati sui dati che creano ambienti astratti e onirici. L’installazione realizzata per BVLGARI ha certamente fatto parlare di sé anche grazie alla fama del brand italiano, ma da diversi anni l’artista sta facendo ricerca in questo campo: il suo studio si basa sull’interazione creativa tra macchina ed essere umano. Anadol, nelle sue opere, riesce a catturare i dati e li trasforma in colori e texture, grazie all’intelligenza artificiale: il risultato è formato da opere multimediali, nelle quali la visualizzazione dei dati diventa fluida.

In questo video, l’artista Refik Anadol ci conduce attraverso la sua visione ed il suo lavoro:

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